Il Trasferimento Applicativo è un Modello di Innovazione.
È alternativo al tradizionale Trasferimento Tecnologico, mentre può essere considerato propedeutico al Modello di Innovazione basato sulle Start Up.

In un contesto economico come quello Italiano, dove la maggioranza delle aziende sono medio – piccole, l’Innovazione ha comunque giocato un ruolo fondamentale a prescindere dall’oggettiva capacità di accedere alle risorse del Trasferimento Tecnologico o alle presunte opportunità del Sistema StartUp.
Qual è stata la forza motrice di questa innovazione?
È stata la capacità dei singoli imprenditori di intuire usi nuovi o applicazioni diverse per le proprie competenze e/o tecnologie, o per le tecnologie e le competenze esistenti e operanti in settori anche molto distanti, oppure quella di affrontare mercati diversi con alcune integrazioni dei propri prodotti o servizi.

Il Modello di Innovazione, da noi identificato, si definisce come la capacità evolutiva di individuare usi nuovi, oppure nuove associazioni, per oggetti, tecnologie o concetti esistenti. Tale capacità ricombinatoria opera in modalità orizzontale permettendo di trasferire oggetti, tecnologie o concetti e le loro associazioni da una industria all’altra e da un mercato all’altro.
Parte dall’Innovazione intesa come Evoluzione
Parte da un principio elementare: in qualche parte del mondo, qualcuno ha già affrontato e risolto lo stesso problema o uno simile.
L’esempio più interessante arriva però dall’Università di Stanford.

Esiste però un limite. Nella sua versione naturale dipende dall’ingegno del singolo, imprenditore o ricercatore.
Noi abbiamo sviluppato un Metodo per applicare il Modello. Lo abbiamo industrializzato.